Il casatiello napoletano è un rustico tipico della tradizione napoletana. Immancabile sulle tavole durante il periodo di Pasqua. Prova la ricetta perfetta!
Il casatiello napoletano: protagonista indiscusso delle tavole partenopee e non. Su di lui girano molte voci. Su di lui ho visto ricette che non hanno reso omaggio in maniera adeguata alle sue infinite di calorie. Eppure, quando penso a questo rustico dall’animo povero e umile, riaffiorano momenti magici e unici. Ricordo di mia nonna che, con movimenti sicuri, accarezzava l’impasto con forza e delicatezza allo stesso tempo. Mi ripeteva sempre: “Devi saper aspettare se vuoi vedere che le cose cambino”. E aveva ragione da vendere. Per assaporarlo avrei dovuto aspettare almeno un giorno…anche se la pazienza non è mai stato il mio forte, purtroppo…
Ma grazie ai sui insegnamenti ho capito l’importanza dell’attesa: arrivati alla fine, il risultato ha tutto un altro sapore e quanto era buono quel casatiello di nonna! E’ per questo che tengo molto alle tradizioni, perché ci uniscono a chi è altrove, anche oltre i confini di questa vita terrena. Il casatiello napoletano è senz’altro una di quelle ricette che passerà il tempo ma lui non passerà mai. 🙂
Per ottenere un casatiello napoletano perfetto non è necessario avere un impastatrice, nonostante io stessa utilizzi la macchina per l’impasto. Mia nonna non aveva nessun robot ma solo tanto olio di gomito eppure il suo cera il più buono in assoluto! Il segreto è lavorare l’impasto abbastanza da renderlo elastico, liscio, compatto e “sugna e pepe”! Sì, per il vero casatiello dovrete armarvi di strutto ma, se proprio ci tenete al vostro colesterolo, potete utilizzare anche un burro di ottima qualità. Il ripieno deve essere un super ripieno e rigorosamente a base di salume napoletano, provolone e pecorino romano.
Ma che differenza c’è tra casatiello napoletano e tortano napoletano?
Non è sostanziale ma c’è. Nel tortano napoletano troviamo, oltre ai salumi e al formaggio, anche le uova sode insieme agli altri ingredienti che compongono il ripieno. Mentre, per quanto riguarda il casatiello napoletano, le uova vanno aggiunte crude sopra e fissate con una croce di impasto.
Se volete assaporare le tradizioni della mia amata Napoli, non perdete l’occasione di prepararlo. Come tradizione vuole va preparato il Venerdì santo per il Lunedì di Pasquetta perché va gustato come antipasto, o come pane da accompagnamento, durante i picnic e le gite fuori porta. Non preoccupatevi se vi sembrano molti giorni prima. Più passano i giorni e più diventa buono…e indimenticabile! 😉
Tempo di preparazione | 30 minuti |
Tempo di cottura | 45 minuti |
Tempo Passivo | 4 ore |
Porzioni |
persone
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- 600 g farina manitoba o di tipo 1
- 300 ml acqua
- 12 g lievito di birra fresco è preferibile usarlo fresco piuttosto che secco
- 150 g strutto o burro
- 10 g sale
- q.b. pepe
- 200 g provolone semi piccante o dolce
- 200 g salame napoletano
- 100 g pecorino romano grattuggiato
- q.b. pepe
Ingredienti
Per l'impasto
Per il ripieno
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- Versate la farina nella ciotola della planetaria ( o una ciotola capiente) e aggiungete il sale. Mescolate con una forchetta per unire.
- Intiepidite l'acqua e fate sciogliere il lievito di birra mescolando. Mi raccomando: l'acqua non deve essere bollente ma tiepida! Versate sulla farina.
- Azionate la planetaria con la frusta K e lavorate a velocità medio - alta fino ad ottenere un composto omogeneo e che si attacca alla frusta K. Se non avete la planetaria impastata energicamente a mano fino ad ottenere un composto omogeneo.
- Aggiungete un paio di pezzetti di strutto (o di burro morbido a temperatura ambiente) e continuate a lavorare fino a quando il grasso non verrà assorbito dall'impasto. Aggiungete i pezzi successivi solo quando i precedenti saranno completamente amalgamati al composto.
- Quando il grasso sarà completamente assorbito aggiungete un po' di pepe e amalgamate. Sostituite la frusta K con il gancio e lavorate a velocità alta per incordare. Se non avete l'impastatrice lavorate l'impasto con forza fino a renderlo elastico.
- Per incordare alla perfezione, lavorate per almeno 10 minuti. A processo ultimato, ovvero quando l'impasto si staccherà dalle pareti, oliate il fondo di una ciotola dai bordi alti e abbastanza capiente e adagiate l'impasto. Coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate lievitare in forno spento, con luce accesa, per 3/4 ore. Dovrà triplicare di volume.
- Trascorso il tempo necessario, recuperate l'impasto e sgonfiate con le mani. Adagiate su un piano di lavoro infarinato, tagliate un pezzetto di circa 40 g e tenete da parte.
- Stendete l'impasto in una sfoglia rettangolare alta 1 cm aiutandovi con un matterello. Sistemate il pecorino romano grattugiato lungo tutta la superficie della sfoglia di impasto.
- Sistemate casualmente il salame napoletano e il provolone tagliati a piccoli cubetti. Aggiungete un po' di pepe.
- A questo punto arrotolate su se stesso partendo dalla vostra destra verso la sinistra. Mi raccomando di sigillare bene i lembi della chiusura del rotolo che otterrete.
- Con lo strutto ungete i bordi e il fondo a ciambella di uno stampo in alluminio di circa 22 cm. Va bene anche uno stampo classico per ciambelle. Adagiate all'interno il rotolo ottenuto facendo congiungere le due estremità.
- Recuperate la parte d'impasto che avete lasciato da parte e stendete con le mani o il matterello. Tagliate delle strisce sottili di circa mezzo cm ciascuna.
- Adagiate le uova sul casatiello senza spingerle troppo e incrociate due strisce di impasto formando una croce sulle uova. Sigillate le strisce all'impasto. Mi raccomando di calcolare una distanza uguale tra un uovo e l'altro.
- Coprite il casatiello con un canovaccio pulito e riponete nuovamente in forno spento con luce accesa a lievitare per 2 ore.
- Preriscaldate il forno a 180° modalità statico (160° per il ventilato). Sbattete il tuorlo con un goccio di latte e spennellate la superficie del casatiello ormai lievitato.
- Infornate nella parte media del forno per 45 minuti. Controllate la cottura con uno stecchino prima di sfornare. Se notate che passati i 30 minuti diventa abbronzato, coprite con un foglio di carta alluminio fino a fine cottura.
- Sfornate e lasciate raffreddare almeno 1 ora prima di toglierlo dallo stampo. Servite e...buon appetito!
Il casatiello si mantiene morbido e buono da gustare fino a 6 giorni.
Potete consumarlo a temperatura ambiente, come da tradizione, oppure potete riscaldare qualche secondo al microonde.
Avrei voluto iniziare questa avventura di food blog quando mia nonna era ancora qui. Chissà cosa direbbe sul mio casatiello napoletano. Anche se il suo non avrà mai rivali… 🙂
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A presto,
Anna
Ciao Anna se volessi preparare l’impasto il giorno prima quanto lievito di birra fresco dovrei usare? Grazie mille e buona Pasqua
Ciao Valeria! Ti consiglio di preparalo al mattino presto 🙂 io faccio sempre così e la sera lo inforno. Mi trovo benissimo!